Salute a basso costo, il Consiglio di Stato con i medici. Stop agli spot

Una sentenza del Consiglio di Stato mette la parola fine a una vicenda che si trascinava ormai da anni: stop alle offerte commerciali che pubblicizzano sconti e iniziative low cost per trattamenti estetici o odontoiatrici pericolosamente vicini a prestazioni sanitarie a tutti gli effetti. Con la sentenza depositata ieri, il tribunale ha annullato una decisione presa in precedenza dall'Agcom, l'Autorità garante per le Comunicazioni, e duramente osteggiata dalla Federazione nazionale dei medici, condannata nel settembre 2014 a una multa di oltre 800mila euro, poi dimezzata dal Tar del Lazio.

Tutto è iniziato un paio d'anni fa, quando, soprattuto sul web hanno cominciato a diffondersi promozioni, sconti e offerte, legate soprattutto ai settori del wellness e dell'odontoiatria. Una situazione che aveva spinto i medici a stringere le maglie dei Codice deontoligico. Il divieto assoluto all'uso della pubblicità da parte degli iscritti aveva spinto l'Agcom a intevenire: una decisione che andava in direzione contraria a quella di medici e odontoiatri, cioè liberalizzare gli spot per i camici bianchi.

Ora, dunque, è ufficiale lo stop a prezzi e prestazioni che gli addetti ai lavori definiscono "inverosimili" e che mettono a rischio la salute del cittadino. "La sentenza di oggi - ha commentato Roberta Chersevani, presidente della FNOMCeO - è per noi una vittoria. L’esito di questa vicenda ci consente, in ogni caso, di riaffermare ancora una volta la libertà e l’indipendenza della Deontologia professionale, e dei suoi principi etici e civili, con l’obiettivo della Tutela dei Diritti dei cittadini. Quando si parla di Salute, le persone devono essere messe nelle condizioni di poter scegliere in libertà e consapevolezza, senza subire danni da messaggi pubblicitari fuorvianti. Auspico che questo momento positivo possa essere foriero di altre situazioni favorevoli, per il cui raggiungimento i Medici e gli Odontoiatri si dimostrino ancora compatti nella difesa della Professione, che esiste perché è a tutela della Salute dei cittadini”.

Chiara Semenzato, collaboratrica giornalistica OMCeO di Venezia

Segreteria OMCeO Ve
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