"Una legge nata male, la correggeremo". Appropriatezza: la lettera della Chersevani

Una legge nata male e che non si può abrogare. Una legge, però, che si può correggere. Questa la linea di condotta tenuta dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri al primo tavolo di confronto con Governo e Regioni sul decreto appropriatezza. Sul tema la presidente Roberta Chersevani ha inviato ai presidenti locali degli Ordini una lettera.

Un incontro che è stato definito "un successo" dalla presidente FNOMCeO Roberta Chersevani, accompagnata anche da Gianluigi Spata, componente del Comitato Centrale, e da Filippo Anelli, presidente dell’Ordine di Bari. "Abbiamo recepito - spiega - una grande disponibilità da parte del Ministero ad individuare le criticità del decreto, per trovare soluzioni che possano consentire protezione ai pazienti e recupero della serenità del medico nell’esecuzione del suo lavoro”. Dal canto loro i professionisti, nel documento sottoscritto al termine dell’incontro, hanno confermato il loro impegno a perseguire la massima appropriatezza prescrittiva, impegno sancito, tra l’altro, dal Codice Deontologico.

Tra i prossimi passi, come si legge nella nota diffusa dalla FNOMCeO: "l’istituzione di un Tavolo congiunto permanente, con l’obiettivo di “integrare e semplificare alcuni punti della legge, eventualmente riformulando i criteri di appropriatezza ed derogabilità”; una circolare esplicativa del Ministero, per “garantire una applicazione omogenea delle disposizioni del decreto su tutto il territorio nazionale”; specifiche campagne di comunicazione rivolte ai pazienti, che hanno espresso, tramite le loro associazioni, “dubbi e ansie” sul provvedimento. Nessuna applicazione immediata, infine, delle sanzioni, che saranno oggetto di un futuro accordo in Conferenza Stato- Regioni".

In allegato il pdf del documento sottoscritto