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Vivere meglio regolando l'energia con il cibo
Data di inserimento: Mercoledì, 11/05/16 - Segreteria OMCeO Ve
Il cibo come strumento per una vita più sana: il farmaco più potente, dato che viene introdotto ogni giorno, che ogni persona ha a disposizione. È questo l'importante messaggio trasmesso dal dottor Dario Boschiero, ieri sera, alla seconda parte del convegno Muscle, Bone, Fat: Aging, Nutrizione e Ritmi Circadiani, organizzato dalla Fondazione Ars Medica all'Ordine veneziano dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. Due serate, condotte dal dottor Gabriele Gasparini e dal dottor Andrea Lorusso, che hanno fatto entrambe registrare il tutto esaurito, dimostrando il forte interesse dei camici bianchi per il tema della nutrizione.
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Cuore del convegno la relazione, il triangolo, tra il grasso, il muscolo e l'osso nel processo infiammatorio. “Un'analisi che dev'essere integrale – ha sottolineato il dottor Boschiero – perché se dissociamo i tre elementi perdiamo il 50 – 60% delle informazioni”. L'esperto di tecnologie biomediche ha parlato in particolare della classificazione delle tre variabili e di come agiscono nella Sindrome dell'obesità osteo-sarcopenica, sottolineando che “serve un'adeguata regolazione energetica con un processo infiammatorio in atto”.
Tanti i disturbi legati a questa patologia, se non affrontata in tempo: dal maggior rischio di infezioni e fratture alla disabilità fisica, a un senso di malessere diffuso all'insulino-resistenza. “Usare le cose giuste – ha proseguito – al posto giusto: non perdere troppa massa muscolare, controllare il peso e la densità ossea”.
Mezz'ora di attività fisica fatta bene la mattina – 5 minuti di riscaldamento, 7 cicli che alternino un minuto di attività intensa e due di attività lenta, 5 minuti di defaticamento – tre giorni a settimana, abbinata all'alimentazione giusta, favoriscono il controllo delle tre variabili.
Da non sottovalutare mai anche il carico infiammatorio dei cibi “che è – ha aggiunto – un killer silenzioso. Qualunque cibo può essere buono o cattivo, dare energia o favorire l'infiammazione. Dipende tutto dalla distribuzione circardiana del carico glicemico nelle 24 ore”.
In quest'ottica, allora, vanno assolutamente evitati i cibi AGEs, prodotti finali avanzati di glico-ossidazione, che favoriscono l'invecchiamento e che hanno impatti pesanti, ad esempio, sulle malattie cardiovascolari. “No alle farine bianche – ha detto Boschiero – ma le vere bombe sono i cibi riscaldati o precotti che aumentano in modo esponenziale la glico-ossidazione”.
Da tenere sotto controllo anche il PRAL, il carico dell'acido renale potenziale, che ha un ruolo centrale nell'insorgenza dell'osteoporosi, nella formazione dei calcoli renali, nella perdita di muscoli e densità ossea e che necessita dell'attivazione di sistemi tampone.
Il cibo, insomma, va conosciuto e usato come strumento per vivere meglio: il carico glicemico alto meglio a colazione, le proteine all'ora di pranzo, la sera cibi poveri e non processati, come i vegetali ad esempio, che sono potenti anti-infiammatori e che danno anche un senso di sazietà. Le proteine devono essere sempre accompagnate da cibi tampone, mentre i legumi, pur avendo tutti i minerali tampone, meglio evitarli la sera perché alzano la glicemia. Sì alle patate che sono un ottimo surrogato della pasta perché contengono i carboidrati, ma anche un'ottima capacità tampone. No, invece, a insaccati, affettati e formaggi, questi ultimi troppo ricchi di sodio e quindi con alto potere infiammatorio.
E – tutto sommato una buona notizia – non si deve necessariamente rinunciare al comfort food, il cibo che fa stare bene perché agisce sull'umore. “Non serve eliminarlo – ha spiegato l'ingegnere biomedico – bisogna controllarlo, spostandolo in un momento della giornata in cui fa meno danno. La mattina, ad esempio, quando l'organismo ha bisogno di molta energia”.
Sapere, insomma, quali cibi hanno potere infiammatorio e quali no e riuscire a manipolare il cibo secondo i ritmi circadiani e il carico glicemico di cui ognuno ha bisogno, può davvero fare la differenza sul benessere complessivo della persona.
Chiara Semenzato, collaboratrice giornalistica OMCeO di Venezia.
Segreteria OMCeO Ve
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