Carenza medici in Pronto Soccorso : origine, effetti e possibili soluzioni.

di Giovanni Leoni - Partendo dalle  opinioni in contrasto fra il Presidente OMCeO Treviso  Luigino Guarini ed il Direttore Generale AULSS 2 La Marca Trevigiana Francesco Benazzi un'analisi sulla carenza dei medici in particolare in Pronto Soccorso e le possibili soluzioni 

 

L’estate è una stagione tradizionalmente favorevole per la Sanità ed i suoi protagonisti abituali , i pazienti , i medici ed infermieri . Complice il fisiologico blocco della politica e del calcio , nel vuoto di altre notizie, la sanità sale irresistibilmente agli onori della cronaca, e questo significa all’attenzione dell’opinione pubblica e , come immediato riflesso a quelli della politica, a tutti i livelli .

Le iniziative strutturali dei Direttori Generali puntano sul miglioramento delle aziende a loro affidate a livello regionale con sistematici interventi e relativa celebrazione a livello istituzionale ma il nodo del personale resta ovunque una ferita aperta.

I bandi regionali per medici a tempo indeterminato , cioè quelli con assunzione stabile del dipendente , a livello di Pronto Soccorso continuano ad andare deserti per carenza di vocazioni, per assenza di candidati con i requisiti di legge per partecipare , e vale a dire una adeguata specializzazione.

Non va meglio la copertura dei vuoti lasciati per semplice pensionamento o per presentazione di regolari dimissioni di specialisti quali radiologi, anestesisti , ortopedici e ginecologici che possono trovare nell’attività privata convenzionata una qualità di vita e di stipendio che il servizio pubblico non offre più da tempo.

L’aumento stipendiale previsto del contratto dei medici ospedalieri del Sistema Sanitario Nazionale, concluso pochi giorni fa dopo un ‘attesa di dieci anni , non colma assolutamente il divario con gli stipendi dei medici all’estero , anzi ne sottolinea ancora di più le differenze. Infinite discussioni delle rappresentanze di competenza non hanno modificato l’indirizzo politico originario che ha attraversato un arco temporale che ha compreso governi di diverso colore politico con cifre rimaste immutate ai piu bassi livelli europei. Il comune cittadino, in particolare il meno abbiente, l’esente ticket per reddito, malattia o invalidità permanente , vive con crescente preoccupazione questo stato di cose ma ancora non sa cosa lo aspetta a livello di servizio pubblico in un futuro estremamente prossimo, con un allungamento ulteriore della lista di attesa , aggravata dai vuoti di un organico di medici con l’età media più elevata d’Europa ed in continua uscita dal pubblico, non adeguatamente ripristinati come in passato.

A carenze straordinarie , cioè fuori dalla realtà ordinaria , servono interventi straordinari , o molti reparti e servizi chiuderanno per mancanza del personale necessario anche se i muri degli edifici saranno nuovi e bellissimi. Il Pronto Soccorso è la quintessenza del Servizio Pubblico , è la porta d’ingresso di un ospedale , il simbolo di efficenza od inefficienza in termini di salute , e lo manifesta in maniera diretta , inequivocabile . Recentemente sono stati cambiati da colori a numeri i codici di accesso con un limite temporale all’attesa del paziente per essere visitato : rivoluzioni e titoli roboanti in tal senso cozzano con la realtà oggettiva di mancanza del fattore umano .

E per fattore umano intendo un medico esperto , con adeguato tempo per pensare a chi ha difronte e che risorse ha da offrire al paziente di turno ed in che tempi . Su questi elementi il medico non ha alcun potere , sono situazioni organizzative che lui non può nè concordare nè variare quando si rivelano incongruenti alla realtà dei fatti. Le istituzioni professionali quali Ordini, Sindacati e Società Scientifiche da anni denunciano questo stato di cose , con articoli , curve di pensionamento e statistiche , basta fare una ricerca su internet per vedere le dichiarazioni dei medici da una parte e della politica dall’altra nel corso degli ultimi anni. Stesso discorso per la carenza posti letto per cui l’Italia è stata portata ai più bassi rapporti letto per numero di abitanti a livello europeo. Invito i cittadini più interessati a farlo ognuno dal loro computer per capire chi ha ragione e chi ha torto in tal senso.

Trovate tutto in rete, con facilità , parole da ricercare ? Cominciate con : medici - carenza - pensioni - pronto soccorso - e vedrete cosa trovate e chi ha scritto e che cosa in tal senso negli ultimi anni , e se volete, per curiosità , non per vanagloria , aggiungete Giovanni Leoni o chi volete voi alle parole di ricerca ed il gioco è fatto.

Autori consigliati da collegare alla ricerca on line ? Filippo Anelli, Silvestro Scotti , Carlo Palermo, Guido Quici , Alberto Oliveti, Antonio Magi, Giuseppe Ettore e mi fermo qui . Leggete e fatevi un’idea , da soli. In mancanza di potere politico esecutivo ai medici , e solo a pochissimi di essi con ruoli istituzionali , resta solo il potere della parola, dello scritto, per scuotere le coscienze del pubblico , dell’elettore … E’ poco , ma è tutto quello che ci resta per poter curare meglio i nostri pazienti.

Con buona pace del Direttore Generale di Treviso Francesco Benazzi che si è recentemente scagliato contro il Presidente OMCeO Treviso Luigino Guarini, a cui va tutta la mia personale solidarietà nell’ identità di vedute sul tema , reo di un articolo su questo problema (allegati 1 & 2 ) . Tanti i problemi di Benazzi, nonostante il territorio della Marca Trevigiana sia da molto tempo paragonabile alla California del Veneto e forse dell’Italia intera per elevata produttività, reddito procapite ed alta qualità di vita, e non siamo al Sud …

Così visto che le borse di Specializzazione quest’anno sono 8.900 e con i 1500 - 2000 posti per il triennio di formazione in Medicina Generale forse per la prima volta ci sono più posti che laureati , circa 9.500 /anno, raggiunto il pareggio a tale livello vediamo di recuperare i 10.000 medici laureati e non specializzati nei prossimi 5-7 anni con 2000 borse in più all’anno sul territorio nazionale. La rete formativa può reggere questo aumento , le AULSS possono da subito aumentare il valore dello stipendio della posizione di un medico di Pronto Soccorso , gli strumenti contrattuali locali esistono ma devono essere tutti d’accordo, Azienda e Sindacati, alla Regione l’onere di trovare fondi speciali dedicati a questo problema. I posti in Specializzazione in Medicina d’Urgenza devono aumentare in modo proporzionale a livello Universitario con bandi straordinari per docenti e studenti.

Gli specializzandi degli ultimi anni possono formarsi per convenzione anche a livello degli Ospedali Regionali per una parte di orario di pratica clinica come già avviene per alcune realtà anche adesso e da molti anni ma deve essere tutelato il loro status di titolari di un contratto di formazione - lavoro. Le vocazioni per la Medicina e la Chirurgia d’urgenza vanno coltivate, gli specializzandi messi a contatto produttivo durante il loro corso di formazione con le realtà dove andranno a lavorare e tutti gli operatori nell’ambito dell’urgenza ed emergenza devono essere a pagati adeguatamente per il lavoro che hanno scelto , impiegati coerentemente con il loro corso di studi , con turni di riposo dedicati alla conservazione di una normale vita di relazione.

In particolare, visti alcuni recenti articoli a tema , sul rapporto medici infermieri in Pronto Soccorso rimando a questo link di un mio precedente contributo su Quotidiano Sanità del 12 aprile 2016 “ Triage e codici bianchi. Il sovraffollamento dei Ps non si risolve con gli infermieri “ http://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=38542  sentenza della Corte di Cassazione Penale sull’esercizio abusivo della professione medica inclusa .

Non mi sembra sia tanto difficile capire ma in realtà la situazione nel complesso lo è , perchè “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire “.

I cittadini, gli utenti finali, sono avvisati .

Il Presidente OMCeO Provincia di Venezia

Dott. Giovanni Leoni

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