Comunicato Stampa FROMCeO Veneto: Zaia e la guida senza patente

Zaia e la guida senza patente

“Stiamo dicendo da mesi che per fare iniezioni non serve una laurea” così il presidente Luca Zaia ieri 2/4/21 nella sua quotidiana diretta Facebook. https://www.ilmessaggero.it/video/politica/vaccino_luca_zaia_farmacia_veneto_covid_oggi-5873733.html

In fondo è assolutamente vero , nonne mamme e zie ci hanno tutti punturato da bambini con le siringhe di vetro “sterilizzate” nel bollitore. E ci saranno badanti che saranno ormai diventate autentiche spadaccine a maneggiare le siringhe. E cosa dire dei tatuatori e degli agopuntori che lavorano con gli aghi per professione ? In fondo potrebbero offendersi …

Ancora : per circolare sulle strade con l’automobile è obbligatorio conseguire la patente di guida e precisamente quella B, la A è solo per le moto , ma, se qualcuno glielo insegna, chiunque può essere in grado di guidare un veicolo senza patente, magari nel giardino di casa sua.

Tornando ai vaccini in realtà la puntura è solo la parte temporale minimale di tutto il processo che si articola in 5 fasi :

1) anamnesi o storia clinica del paziente, competenza esclusivamente medica, il cui corretto apprendimento, che consegue allo studio della clinica e patologia medica, è anche oggetto di esame durante il corso di laurea in medicine e chirurgia

2) acquisizione del consenso informato sul foglio prevaccinazione , anch’essa di esclusiva competenza medica, (su cui si sono impiegati fiumi di inchiostro in particolare durante i procedimenti penali a carico dei medici) dopo adeguato colloquio informativo tra medico e paziente

3) preparazione vaccino, disinfezione , puntura intramuscolare sul muscolo deltoide della spalla in modalità sterile, medicazione di copertura sede di inoculazione a carico di infermiere o medico

4) osservazione del paziente, di norma seduto su una sedia in sala d’attesa, per possibili eventi avversi per idiosincrasie , allergie , reazioni anomale, sintomatologia legata allo stato di ansia con eventuale ed adeguato intervento rianimatorio in casi estremi se necessario

5) registrazione e consegna del certificato di avvenuta vaccinazione firmato da operatore sanitario abilitato

Queste, caro Presidente Zaia, sono le regole della sanità, non le hanno scritte solo i medici ed hanno basi scientifiche e legali consolidate. Appare evidente che le regole del gioco sono cambiate, per motivi economici e di comodità, ma noi, da medici, speriamo non sulla pelle del pazienti.

Ci sono già 200.000 medici e migliaia di infermieri in Italia e nel Veneto a disposizione per eseguire correttamente tutte le procedure sopra elencate, ma questo per lei sembra un dato senza importanza.

Ci permettiamo di fare un’ultima considerazione: allo stato quello che manca per mettere in sicurezza la popolazione sono i vaccini ed una adeguata ed efficiente organizzazione, non certo i vaccinatori.

Cari saluti e Buona Pasqua

OMCeO  Belluno Presidente Stefano Capelli -  OMCeO  Padova Presidente Domenico Crisarà  -  OMCeO  Treviso Presidente Luigino Guarini

OMCeO  Rovigo Presidente  Francesco Noce - OMCeO  Venezia Presidente Giovanni Leoni -  OMCeO  Verona Presidente Carlo Rugiu

OMCeO Vicenza Presidente MIchele Valente

 

Anche il Presidente della FNOMCeO Filippo Anelli ha fatto un comunicato dal titolo “No alla banalizzazione delle competenze. I professionisti sanitari studiano anni per acquisirle, in maniera specifica e mirata per le professioni che andranno a esercitare”.    In allegato il pdf del comunicato.

 

 

 

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