Congresso SISOS: al centro torni la relazione di cura

Due giorni di lavori, nella splendida cornice della sala San Domenico dell'Ospedale Civile di Venezia, per riscoprire le origini della professione odontoiatrica e riportare al centro il rapporto di fiducia tra medico e paziente. La sedicesima edizione del Congresso nazionale della Società Italiana di Storia dell'Odontostomatologia (SISOS), realizzato in collaborazione con l'Ulss 3 Serenissima, l'Ordine veneziano dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e ANDI Venezia, ha così inteso mettere in evidenza l'importanza ricoperta dall'odontoiatria veneziana, rendendo omaggio alla figura del professor Umberto Saraval, per trent'anni primario del reparto di stomatologia dell'ospedale lagunare ed editore della Rivista italiana di stomatologia. Tanti gli ospiti illustri tra cui il presidente della CAO nazionale Giuseppe Renzo, il presidente nazionale di ANDI, Gianfranco Prada, e il vicepresidente vicario di ANDI, Mauro Rocchetti.

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«Come SISOS – ha detto il presidente dell'associazione Paolo Zampetti – abbiamo la finalità di divulgare i nostri valori incentrati principalmente sul riportare l'umanesimo nella medicina orale. L'odontoiatria è oggi una professione che rischia di essere meno attenta al paziente. La diffusione di cliniche low - cost e di fenomeni come il turismo dentale va purtroppo in questa direzione». Si tratta insomma di ristabilire il rapporto di fiducia medico-paziente tenendo presente gli insegnamenti di coloro che ci hanno preceduto: tutto questo manca nei grossi centri, ridotti ormai a delle catene di montaggio dove è impossibile sviluppare alcun rapporto fiduciario. «Ho conosciuto gli odontoiatri – ha spiegato il presidente dell'OMCeO lagunare Giovanni Leoni – grazie alla mia attività di presidente. Si sente spesso parlare del rapporto medico-paziente e quasi mai del rapporto odontoiatra-paziente. Ma questo legame esiste nonostante nessuno l'abbia mai insegnato ai dentisti: fa parte, semplicemente, del loro Dna».

Un altro tema affrontato durante i lavori è stato quello della pubblicità e dei cambiamenti apportati da Internet. «La rete – ha detto il presidente della Cao provinciale Giuliano Nicolin – è un grande mezzo, ma si sta rivelando incontrollato e incontrollabile. Basta vedere i casi recenti in tema di vaccinazioni e cure fai da te. Spesso ci si può imbattere in forum di medici gestiti da incompetenti e scorretti nei contenuti che si rivelano, alla fine, una forma di pubblicità. È cresciuta così una categoria di pazienti affetti dalla sindrome del malato immaginario. Come medici non possiamo far finta di niente: se è vero che una buona informazione è anche il miglior farmaco è anche vero che può diventare un veleno se data in maniera non corretta».

Dell'importanza della relazione di cura e dell'influenza delle cliniche low cost e della pubblicità hanno parlato anche Mauro Rocchetti, vicepresidente vicario di ANDI e il presidente dell'Associazione Italiana dei Dentisti Gianfranco Prada. «Nel contesto odierno, – ha spiegato Rocchetti – caratterizzato dall'ingresso del capitale in odontoiatria  e da messaggi fuorvianti, una delle medicine che può esser utile a pazienti e professionisti  è costituita dal recupero del rapporto fiduciario medico-paziente. Serve una gestione etica di questo aspetto: il paziente va ascoltato, informato e indirizzato per la via migliore. Con il franchising prevale invece la gestione finalizzata alla vendita di prestazioni odontoiatriche e spesso l'indicazione terapeutica non è la migliore per il paziente. Su questo, le norme non ci aiutano: la deregulation iniziata con Bersani ha portato a uno sfacelo in sanità, dove tutto ormai è permesso a partire dalla pubblicità incontrollata e incontrollabile».
Ma qualcosa sta cambiando. «Si tratta di capire – ha aggiunto Prada – come regolamentare in Italia la pubblicità soprattutto dopo le sentenze europee che hanno riportato la possibilità del controllo da parte degli Ordini, o comunque della legislazione nazionale, in questo settore. Se prima sembrava che la liberalizzazione fosse selvaggia, senza alcuna possibilità di intervento, ora lo scenario si sta modificando. Una recente sentenza della corte di giustizia, infatti, afferma che gli Stati possono far prevalere l'interesse della sanità rispetto a quello della concorrenza pura. Su questo, come ANDI, stiamo lavorando: del resto, anche la politica inizia a comprendere la necessità di recuperare su questo terreno perché ha finalmente capito l'entità del danno che si è compiuto con l'eliminazione delle tariffe e del controllo della pubblicità».

«La storia – ha aggiunto Stefano Berto, presidente di ANDI Venezia e membro del direttivo dell'Ordine – dovrebbe essere maestra di vita, dovrebbe insegnarci a imparare dai nostri errori, dovrebbe essere la linea guida delle nostre azioni e reazioni. E tutto questo non certamente solo in ambito odontoiatrico ma nel contesto socio-economico-comportamentale del pianeta tutto. Inserita nel contesto medico la storia continua ad avere tanto da insegnarci nella metodologia della sperimentazione scientifica, negli infiniti fallimenti che hanno segnato il passato della nostra professione e nei bellissimi successi che hanno permesso di raggiungere traguardi un tempo impensabili. Benvenuto, quindi, questo Congresso veneziano, che ci ha permesso di fondere le attuali conoscenze con il tormentato percorso storico che ci ha portato fino ai giorni nostri».

«Questa due giorni – ha sottolineato, infine, il presidente di Andi Veneto Luca Dal Carlo – rappresenta il coronamento dello sforzo di mettere in evidenza il rilievo storico dell' odontoiatria veneziana. Qui, all'ospedale di Venezia sono nate riviste che hanno ospitato articoli che sono diventati i pilastri dell'odierna implantologia orale. Per questo ANDI e SISOS, assieme all'Ulss 3 e all'Ordine, hanno ritenuto di dare il massimo appoggio a questo congresso che rappresenta un passaggio necessario per far conoscere l'importanza della professione odontoiatrica e la sua rilevanza nelle cure odierne dei pazienti».

Carlo Saccon, ufficio stampa ANDI Veneto

Segreteria OMCeO Ve
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