Dalla Rete

Sono circa 300 le posizioni che l'OMCeO veneziano sta verificando rispetto a medici che non avrebbero ancora assolto l'obbligo vaccinale contro il Covid-19. In un'intervista rilasciata a Matteo Riberto e pubblicata sul Corriere del Veneto sabato scorso il presidente lagunare e vice nazionale Giovanni Leoni parla delle lettere di pressione ricevute da alcuni colleghi anche da studi legali. «Segnaleremo i fatti, alcuni anche gravi, all'Ordine degli Avvocati - dice - non ci facciamo intimidire».

Prescrizioni di farmaci inviate a distanza, anche da altre città, da parte di medici spesso dichiaratamente no vax e sospesi dall'esercizio della professione. È solo l'ultimo dei fenomeni registrato anche nelle farmacie veneziane. Netta la presa di posizione del presidente dell'OMCeO veneziano e vice nazionale Giovanni Leoni, che oggi dichiara ad Alvise Sperandio sul Gazzettino: «Vanno migliorati i controlli che, però, sono difficili se si tratta di colleghi di altre città. Bisognerebbe poter incrociare le anagrafiche».

Il presidente Giovanni Leoni e il Consiglio direttivo dell'OMCeO lagunare esprimono la massima solidarietà al presidente Antonio Magi e a tutti i colleghi romani per l'aggressione subita nella sede del loro Ordine. «Non saranno queste intimidazioni ad ostacolare da parte delle nostre istituzioni l'applicazione della legge» scrive il presidente Leoni.

Presa di posizione netta del presidente dell'OMCeO veneziano e vice nazionale Giovanni Leoni sull'ipotesi di reintegrare in corsia i medici sospesi perché non ancora vaccinati. «Farlo sarebbe eticamente sbagliato - ha spiegato ieri a Laura Berlinghieri sui quotidiani locali del Gruppo Gedi - e anche pericoloso perché significherebbe esporli a un rischio di contagio certo».