Stop a tutte le «prestazioni non urgenti e differibili sia a livello ambulatorie che in regime di ricovero a livello dei Presidi Ospedalieri» o la necessità «di renderle fruibili nei termini di distanza adeguate nella sale di attesa e con protezioni relative per tutti gli Operatori. Questo al fine di limitare al massimo l’accesso alle strutture ospedaliere, ridurre la possibilità di contagio, privilegiare le attività d’urgenza / emergenza». La richiesta alla Regione arriva da un documento congiunto messo a punto da tante sigle sindacali che rappresentano i medici ospedalieri: AAROI-EMAC, ANAAO-ASSOMED, ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI, CISL MEDICI, FASSID, FEDERAZIONE CIMO-FESMED, FP CGIL MEDICI, FVM, UIL FPL MEDICI. Ne parlano i quotidiani del gruppo Gedi nella loro edizione di oggi.